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Ci chiedono inserti per tornire l' Aisi 316L, e gli forniamo l’olio emulsionabile spostando il focus e facendo felice l’ufficio acquisti

Paradosso o errore?
Quando qualcuno ci chiede qualcosa dovremo fornirgliela e basta!
Però purtroppo siamo testardi, ma soprattutto amiamo in nostro lavoro.
Le chiacchiere sul marketing e il commercio “stanno a zero”.

Far “tecnicamente bene” il proprio lavoro è impagabile, per tutto il resto chiamate gli altri.

Perciò come per un professionista della salute al quale chiediamo qualcosa per farci star bene, non è detto che per esaudire le nostre richieste egli parta da ciò che noi riteniamo corretto e giusto, ma affidandoci a lui, alle sue cure ed al suo sapere, siamo certi ci darà la giusta soluzione per noi, raggiungendo l’obiettivo del riportarci in equilibrio.
 
In For siamo stati ad una prima apparenza presuntuosi, è vero. Però abbiamo approcciato il tutto con la solita “gentilezza intellettuale e costruttiva”, come da nostra abitudine. 
Accompagnare e NON imporre. 
Collaborare e NON Competere. 

Proprio così siam riusciti ad ottenere un risultato eccellente.

FOR è un’industria storica del tessuto Emiliano Romagnolo che realizza raccorderia oleodinamica per tutto il mondo. 
Siamo stati chiamati in causa oltre un anno fa, per risolvere un problema nel quale la concorrenza si era per così dire arenata.
 
Un bel giorno l’amico Max esordì così
 
«Utesilmec abbiamo finalmente il compito per te. La direzione vuole incrementare le vendite realizzando raccordi in acciaio inox 316L, che noi ad oggi non riusciamo a fare per nostri motivi industriali.» 
 
Una richiesta del genere farebbe sbavare chiunque faccia il nostro mestiere; il nostro tecnico commerciale, invece che fa?! Esegue una raccolta dati attenta e minuziosa, restituendo poi in ultimo una relazione d’insieme che sintetizzando asserisce
 
«non sono presenti le condizioni sulla macchina utensile per eseguire con successo il test richiesto.»
 
«Ma come» gli dissero.
 
«Ora che hai la tua opportunità ti tiri indietro !? rinunciando ad un ipotetico e molto cospicuo aumento di fatturato?»
 
Per chi ha occhi solo per i numeri la risposta del tecnico fu probabilmente di non semplice lettura. 
 
«Vedi Max, se io mi lasciassi ingolosire da ciò che potrei guadagnare in caso di successo ti avrei tranquillamente venduto le 4 scatole di inserti che mi chiedi, però commetterei un classico “crimine professionale”. Visto che voglio far bene il mio lavoro devo metterti nelle giuste condizioni per far si che i miei inserti rendano al meglio e in maniera meno impattante possibile, ma bensì vincente. Questo è quello che tutti noi dobbiamo porci come obbiettivo, perché ad oggi sicuramente ti venderei sì le 4 scatole di inserti, ma sicuramente non te ne darei altre, perché ti farei fallire, portandoti come ha fatto gli altri in un pantano senza fine.» 
 
Da quel dì in avanti l’argomento AISI316L  non venne più nemmeno nominato per circa 10 mesi….poi un giorno, colti di sorpresa, ricevemmo la telefonata di For che con l’amicizia che ci lega dice pressappoco cosi:
 
«Va bene, ci avete stancato…fate ciò che ritenete opportuno per rispondere alle pressioni della direzione che chiede in modo costante la realizzazione di raccordi in un materiale per noi ostico e quasi antipatico, ma sicuramente sfidante; vi diamo a disposizione una macchina utensile… portate a casa la prova con successo. Adesso non ci sono più scuse!» 
 
Beh a questo punto la risposta del nostro tecnico fù diversa dalla prima; il dado fu tratto, anzi oserei dire lanciato con grande energia!
Facemmo svuotare la vasca della macchina dal già eccellente prodotto emulsionabile da loro utilizzato, e caricammo la vasca del macchinario con il nostro BECHEM Avantin 455 , seguendoli con attenzione dal momento della miscelazione fino al riempimento completo (ed essendo una vasca da 3000 litri, guadagnammo pure la pausa pranzo nell’ottima mensa FOR; ogni tanto pure lo spirito và allenato…). 
 

Qualche giorno dopo…

monitorando attentamente i valori dell’emulsione appena costituita, abbiamo eseguito la prova in macchina con i nostri inserti, portando a casa un risultato per loro inaspettato, ma per noi perfettamente centrabile. Tutto ciò avvenne costantemente in presenza, passando in rassegna tutta la filiera, dall’emulsione fino al giusto inserto. La faccia che For ha visto fù, purtroppo per loro, sempre e solo la nostra.
La conclusione porta ad una stretta di mano ed un rapporto che si consolida ulteriormente attraverso presenza (che prorpio come in questo caso, è il contrario di insistenza) e fiducia.
 

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