Lavorazioni complesse

Ottenere risultati impeccabili su materiali ostici

“Il titanio non perdona. Gli acciai temprati logorano gli utensili. Le leghe leggere incollano. I compositi delaminano.”

In officina, ogni materiale ha il suo carattere. Alcuni si lasciano lavorare con facilità. Altri richiedono rispetto, conoscenza e strumenti all’altezza. Sono i cosiddetti “materiali ostici”, e dominarli rappresenta la vera frontiera dell’eccellenza meccanica.

In questo viaggio tecnico, ti mostriamo come affrontare queste sfide: con metodo, strumenti adatti e strategie mirate.

1.Titanio: l’insidia invisibile del calore

Il titanio è leggero, resistente, inossidabile. Per questo è protagonista in aerospazio e biomedicale. Ma ha un tallone d’Achille: bassa conducibilità termica.

Questo significa che durante l’asportazione il calore non si disperde nel truciolo o nell’utensile, ma si concentra nel punto di taglio.

Strategie operative:

  • Velocità di taglio ridotta (20-50 m/min a seconda del grado)

  • Avanzamenti più generosi, per evitare sfregamenti inutili

  • Lubrificazione ad alta pressione, possibilmente MQL (lubrificazione minima)

  • Utensili in metallo duro micrograno, con rivestimenti tipo AlTiN o TiSiN

📈 Uno studio pubblicato su CIRP Journal of Manufacturing Science and Technology evidenzia che l’utilizzo di utensili rivestiti con nanostrutture ha portato a un incremento della vita utensile superiore al 30% nelle lavorazioni su Ti6Al4V.

2. Acciai temprati: il braccio di ferro dell’officina

Gli acciai temprati superano facilmente i 50 HRC. La loro durezza sfida qualsiasi utensile, che si consuma più per attrito che per asportazione.

Strategie operative:

  • Utensili in ceramica o CBN, ideali sopra i 55 HRC

  • Angoli di spoglia positivi, per ridurre le forze di taglio

  • Presettaggio millimetrico, per controllare il contatto utensile-pezzo

  • Strategie trocoidali o volumetriche, per gestire meglio i carichi termici e meccanici

Le nostre soluzioni Renishaw consentono di monitorare in tempo reale l’usura utensile e agire con prontezza, evitando rotture improvvise e costose rilavorazioni.

3. Leghe leggere: l’inganno dell’apparente facilità

Alluminio, magnesio e leghe leggere sembrano semplici da lavorare. Ma sotto l’utensile, rivelano la loro trappola: aderenza superficiale e truciolo difficile da evacuare.

Strategie operative:

  • Utensili lappati, per ridurre l’attrito

  • Geometrie con rompitruciolo dedicato

  • Lubrificazione abbondante, ideale con additivi a base di esteri sintetici

  • Mandrini bilanciati e ad alta velocità, per ottenere superfiniture

Secondo i test interni condotti da Renishaw su lavorazioni di componenti in alluminio 7075, l’adozione di una strategia MQL associata a utensili diamantati ha permesso un abbattimento del 60% della formazione di bava.

4. Compositi: precisione o disastro

Fibra di carbonio, GFRP, resine. I compositi sono leggeri e resistenti, ma estremamente abrasivi e sensibili alla delaminazione.

Strategie operative:

  • Utensili diamantati (PCD o CVD), con taglienti ad alto profilo

  • Velocità tangenziali moderate, per evitare surriscaldamenti locali

  • Supporti rigidi e bloccaggi ottimali, per evitare vibrazioni

  • Aspirazione mirata, per rimuovere le polveri potenzialmente tossiche

La differenza la fa l’approccio: qui non si “taglia”, si incide. E ogni micron fa la differenza.

5. Ridurre gli scarti? Questione di sistema

Su materiali costosi, ogni rilavorazione è denaro buttato. Gli scarti diventano un indicatore di quanto la produzione è sotto controllo.

Soluzioni consigliate:

  • Sistemi di presetting e controllo utensili in ciclo (es. Renishaw NC4)

  • Fluidi lubrorefrigeranti selezionati in base al materiale, con assistenza tecnica continua

  • Analisi dei trucioli per capire in tempo reale cosa succede sul punto di taglio

  • Sistemi CAD/CAM avanzati per programmare toolpath intelligenti e rispettosi del materiale


    “Chi lavora materiali difficili con metodo, vince. Chi improvvisa, paga.”

Conclusione: una sfida per pochi, un’opportunità per chi è pronto

Se la tua azienda affronta lavorazioni su titanio, acciai temprati, leghe leggere o compositi, hai due scelte:

  • continuare con lo stesso approccio, accettando usura, scarti e tempi lunghi

  • oppure salire di livello, affiancandoti a chi ti guida nella scelta di strumenti e strategie dedicate

Utensilmec non è solo un fornitore: è il compagno tecnico di chi vuole ottenere risultati impeccabili, anche sui materiali più ostici. Siamo Società Benefit, e investiamo ogni giorno nella diffusione di competenze che portano valore, precisione e sostenibilità concreta nel manifatturiero italiano.

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